I balli di Sfessania ed altro incisioni dalla Raccolta Massimiliano Ortalli della Biblioteca Palatina

pomodoroLa mostra presenta, nello spazio splendido della settecentesca Galleria Petitot nel palazzo della Pilotta, una serie di incisioni di Jacques Callot, incisore francese nato a Nancy bel 1592, formatosi in Francia e a Roma, si trasferì a Firenze nel 1612 lavorando per il duca Cosimo II de Medici ed illustrando balli e feste di corte. Alla morte del duca nel 1621 ritornò in Francia, ormai famoso: Nel 1628 per il cardinale Richelieu illustrò la presa della Rochelle e de l’Île du Roi, incisioni nelle quali diede prova di una sensibilità drammatica preludio alla serie conclusiva della sua attività dedicata alle “Grandi miserie della guerra”, dura condanna visiva che, in qualche modo anticipa Goya su questo tema allora non certo frequentato. Presentiamo la serie completa de “I balli di Sfessania”, dove maschere della commedia dell’arte intente a ballare  una danza, che, secondo alcun, è la forma più antica di tarantella partenopea. La serie, edita tra il 1621-1622 è da molti ritenuta la più bella prova grafica dell’incisore francese. Le maschere italiane con denominazione, spesso di fantasia, in italiano sono una gran parte dell’iconografia dell’artista come dimostrano le altre incisioni in mostra.

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