Buscaja

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BUSCAJA

“Oggi la tradizione  rivive  la storia ed assapora una leggenda,…è già maschera!”(Dante)

Busca da secoli vive di una famosa leggenda che  narra di una  splendida città remota che posta in zona collinare  proprio per la sua  bellezza veniva chiamata “Bella Antilia” , ma con le invasioni saracene del X secolo  venne distrutta da un incendio e della prosperosa città fiorente rimasero solo le “BUSCHE” cioè i suoi fuscelli, le sue frasche, per cui da quel giorno la città  distrutta, venne ricostruita nei pressi del fiume Maira e per ricordo  si chiamò proprio Busca.  Da questa leggenda così cara ai buschesi, nasce nell’estate  2012 la volontà di far nascere a Busca due nuove maschere  di carnevale legate alla tradizione ed al territorio.

Da un’idea di Dante Bruno nascono così LA BELLA ANTILIA e BUSCAJA. Esse vanno ad aggiungersi agli altri gruppi mascherati e folkloristici della provincia di Cuneo.

La BELLA ANTILIA impersonata da Cristina Demarchi, rappresenta la bellezza del territorio, indossa un costume verde proprio a rendere omaggio alla sua dolce collina, mentre BUSCAJA interpretata da Dante Bruno rappresenta la città rinata dopo l’incendio, la maschera è di carattere cupo ma allegro, indossa un costume grigio cenere che ricorda l’incendio, con tinte verdi della boscaglia ed una maschera scura in volto che la rende triste, proprio a svelare un tradizionale detto buschese che così recita:”Busca Buscaja  trista e canaja”. Storia e leggenda proprio oggi si incontrano con queste due maschere, l’etimologia del nome BUSCA deriverebbe dal nome germanico  “busk-busch” ossia cespuglio , ramoscello, quindi probabile boscaglia.

I buschesi, affezionati al nome di “Antilia”, ieri ed oggi lo hanno adottato come nome proprio  di un Bar cittadino di ieri , nome di un team ciclistico, di un condominio e nella toponomastica locale c’è anche in zona San Quintino il viale Bella Antilia, così come il periodico d’informazione comunale è così chiamato“Buscaje”.

Benvenuti a Busca città di diecimila abitanti, bel paese della provincia di Cuneo, ricca di una verde collina dove nasce il suo vino dolce “quagliano”, paese legato alla tradizione del buon pane e dei suoi rinomati baci di Busca, ma non solo, la sua terra generosa offre frutta,verdura in abbondanza , gustosa carne piemontese, sono presenti uno zuccherificio, una torrefazione del caffè, un noto salumificio , non per ultimo anche culturalmente è un territorio tutto da scoprire, con il suo Castello del Roccolo, i ruderi del Castellaccio, il ponte Stretto, i suoi “ciochè” della Rossa e della Bianca e nel silenzio melodioso della notte la città si addormenta cullata dalle dolci onde del fiume Maira cui si adagia.

Le due maschere compongono così il CARNEVALEANTILIESE, nome proprio del gruppo folkloristico, esse sono nate per rivalutare la tradizione buschese e piemontese in genere, nonché  per ricordare la città di Antilia.Simbolo delle maschere è la chiesa dell’antica pieve di San Martino, zona collinare tra vigneti e sole dove in epoca remota ci riporta questa leggenda.I costumi sono stati realizzati dalla stilista e costumista Paola Curto di Gaiola. Le maschere nascono ufficialmente l’8 ottobre 2012 proprio in un mese d’autunno ove la Granda impazzisce dei suoi tesori locali, la vivace vendemmia di collina disseta la sua gente indi nel cuor rallegra il sentimento. (copyright www.maregranda.it)

 

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