‘I MALASC e LA MASCIA sono le maschere che Vigliano Biellese ha scelto per farsi rappresentare.
Il Malasc era, in illo tempore, un ricco possidente terriero che si occupava altresì di commercio di bestiame.
Ogni lunedì puntualmente era presente ai mercati più importanti e frequentati dove aveva modo di coltivare influenti amicizie e di raccogliere le più importanti notizie su quanto succedeva nel mondo.
Il suo rientro in paese era atteso un po’ da tutti ed il Malasc, anche se decisamente poco propenso a sciogliere i cordoni della borsa, non era certo avaro nel raccontare con grande dovizia di particolari le varie notizie acquisite al mercato, senza che costassero nulla.
La Malascia era ovviamente sua moglie. Casalinga, benestante, non perdeva certo il suo tempo e nell’attesa di poter ascoltare dal marito tutte le ultime novità, se la spassava con il Pinòt del paese, tanto che qualcuno bisbigliava addirittura della nascita, non troppo regolare, di un Malasciòt o di un….. Pinotin.
La figura della Malascia, furba, maliziosa e… scostumata, prendere le distanze dalle altre figure di maschere femminili.
Siamo infatti abituati alla donna piacente, briosa, furba e spigliata, ma sempre fedele e sollecita nei confronti del marito..
La donna fulcro della coppia senza grilli per la testa.
Ed è lo “sberleffo” che si aggiunge. Come dire: “Sta bene! Il Malasc è ricco, è potente, considerato, ossequiato, ma anche… cornuto”.