“Maschere Italiane a Parma”, quando un territorio lavora in sinergia.

maschereitaliane_eventoGrande il successo della manifestazione “Maschere Italiane a Parma” che, sabato 14 e domenica 15 maggio, nella sua 5° edizione, ha portato sul nostro territorio oltre 300 maschere tra allegoriche, storiche e della commedia dell’arte.

Trecentotrenta figuranti che hanno sfilato tra sabato e domenica per le strade di Parma e Sala Baganza, introdotti dal ritmo dei tamburini sardi, preceduti dalla maschera locale, Al Dsèvod. Un lungo corteo allegro e colorato che parlava di arte, cultura e luoghi d’origine, interagiva con il pubblico, lanciava caramelle ai più piccoli e restituiva pienamente l’immagine di un’Italia ricca di millenarie tradizioni, dove ogni territorio esprime peculiarità e bellezze tramandate nel tempo. A salutare Gianduia, Brighella, Arlecchino, e le tante maschere arrivate da 12 regioni d’Italia erano davvero in molti, numeroso il pubblico che ha seguito il corteo e coloro che affacciati alle finestre hanno applaudito e partecipato alla manifestazione.

Momento clou, la serata con cena nella splendida cornice della Crociera di via D’Azeglio a Parma, all’interno di quello che era l’Ospedale Vecchio, dove la bellissima mostra “Cibus in Fabula”, organizzata da Fiere di Parma, faceva da altrettanto spettacolare coreografia. L’Ospedale Vecchio è uno dei complessi monumentali più importanti di Parma, nonché l’edificio simbolo della storia ospedaliera della città. Posto nel quartiere dell’ Oltretorrente, lungo l’attuale viale d’Azeglio, é stato l’ospedale cittadino dal XV secolo fino al 1926.

Si è trattato di una manifestazione dove le maschere erano il soggetto visibile, ma dove ha avuto luogo, dietro le quinte, un sodalizio di moltissimi attori che hanno reso tangibile il concetto di “territorio che opera in sinergia”.

A partire dalle due amministrazioni locali, di Parma e Sala Baganza, che hanno accolto con entusiasmo l’evento contribuendo con l’apporto sostanziale e pratico che solo una Istituzione può dare. Accanto altre Istituzioni come la Camera di Commercio di Parma che ha offerto i locali dove si è svolta l’Assemblea del Centro Coordinamento Nazionale Maschere Italiane, tenuto a battesimo nella nostra città, l’associazione ASCOM, in rappresentanza degli operatori commerciali e il Consorzio dei Vini dei colli di Parma.

Ma l’intera manifestazione non sarebbe stata possibile senza il fondamentale contributo in termini organizzativi e di manodopera, delle sei associazioni promotrici, la Famija Pranzana, il Circolo Aquila Longhi, i Nostri Borghi, il Circolo Inzani, il Circolo Pertini,e il Circolo Guareschi.

E ancora non é tutto, nel corso della cena in Crociera, hanno mostrato tutta la loro professionalità i giovani studenti del prestigioso Istituto Alberghiero di Salsomaggiore che, in rigorosa tenuta di addetti al servizio, hanno accompagnato ai tavoli gli oltre 600 ospiti e servito loro le portate con maestria e perfetto tempismo, coordinati dall’esperienza di un loro docente. Anche il mondo del business ha risposto, diverse infatti le Aziende che hanno offerto prodotti o contributi economici che hanno reso più sostenibile l’operazione. Infine un ringraziamento particolare a Fiere di Parma per il contributo offerto in termini di servizi e facilitazioni presso la sede della cena nell’Ospedale Vecchio, e alla Gazzetta di Parma che ha seguito con attenzione e dato buon risalto alla manifestazione.

Una strada nuova che sa molto di passione partecipata, per la valorizzare di un grande territorio.

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